LA SEDE
La Scuola Internazionale di Liuteria di Parma Accademia Scrollavezza, fondata nel 1975 all’interno del Conservatorio Arrigo Boito, è da sempre un punto di riferimento in Europa per la formazione liutaria. Sotto la guida del Maestro Renato Scrollavezza, che ne ha diretto l’attività sin dagli esordi, ha formato generazioni di liutai, oggi stimati professionisti in tutto il mondo. La scuola si distingue per la sua selettività, l’approccio incentrato sulla pratica di laboratorio e l’attenzione personalizzata dedicata a ogni allievo, valori che ne hanno consolidato il prestigio nel panorama internazionale.
La sede della scuola è dal 2006 in Piazza Garibaldi, 1 a Noceto (PR), nel prestigioso “Castello della musica” ed è gestita dalla Associazione Liuteria Parmense.
Orario lezioni: Mercoledì e Giovedì 9.00-13.00/14.00-18.00
IL MUSEO
La Collezione Scrollavezza al Castello della Musica
Dagli esordi da autodidatta alla consacrazione come uno dei maggiori liutai della seconda metà del Novecento, le sale del Castello ci accompagnano attraverso la lunga carriera di Scrollavezza, durata quasi settant’anni, e ci introducono anche alla storia degli strumenti a corda nel loro sviluppo all’interno della pianura padana, dove nella prima metà del Cinquecento era nato il violino.
L’instancabile creatività di Scrollavezza, che lo ha spinto a cimentarsi nella costruzione di pressoché ogni tipo di strumento a corda, avvicina il visitatore a un mondo di forme e suoni la cui varietà eguaglia, come affermava Renato, il mondo della natura.
Dopo l’incontro con i musicisti girovaghi, intorno al 1944 Scrollavezza decide di cimentarsi, a circa 17 anni, nella costruzione di quello strumento il cui suono lo ha così profondamente colpito: il violino.
Da autodidatta e senza nessuna guida, il giovane, dopo il lavoro o nei giorni festivi, inizia a confrontarsi con le tante sfide che la mancanza degli strumenti necessari e l’ignoranza delle tecniche utilizzate gli pongono. Quasi settanta anni più tardi, nel 2013, Renato ricorda questo periodo in un’intervista realizzata per il documentario “Violin Makers”, dove interviene insieme ad altri tre protagonisti della liuteria italiana della seconda metà del Novecento: i cremonesi Gio Batta Morassi e Francesco Bissolotti, e il modenese Gian Carlo Guicciardi.
Il seguito della carriera di Scrollavezza viene qui in parte ripercorso attraverso il suo stesso racconto, che però non indugia sulle precoci affermazioni che il giovane uomo inizia a raccogliere a partire dall’importante Premio acquisto conseguito, ancora studente nel 1954, nel concorso dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sede presso cui il violoncello premiato in quell’occasione è tuttora esposto.
Dalle sue parole, uno dei primi e più significativi ostacoli incontrati gli deriva dal non sapere che, per costruire un violino, è necessaria una “forma”, o una sagoma attorno cui piegare le fasce che serviranno poi per definire il contorno dei piani armonici. I primi strumenti realizzati dal futuro maestro, come il violino del 1948 qui esposto e privato da Scrollavezza stesso del cartiglio interno, potrebbero dunque essere stati costruiti senza questo ausilio, o con il rudimentale stratagemma di chiodi fissati su un asse.
Da questo momento e nel corso di quindici anni, Scrollavezza si afferma come uno dei maggiori liutai italiani della seconda metà del ventesimo secolo, ma la sua personalità e storia di vita imprimono alle sue scelte successive una direzione peculiare.
L’iniziale mancanza di una guida sicura nella professione, che da un lato ne ha reso più sofferti gli esordi, dall’altro non ha soffocato entro i confini di canoni prestabiliti la creatività del liutaio, che ha continuato a esprimersi liberamente in molti degli strumenti qui esposti: liuti, vihuele, chitarre, viole da gamba e d’amore, pochette, strumenti decorati.
Dal 1980 Scrollavezza decide poi di non vendere più, se non assai saltuariamente, i suoi strumenti per dedicarsi all’attività didattica e a un impulso creativo culminato nella costruzione della sua Orchestra da camera (1983-85) inaugurata proprio a Noceto dal complesso de “I Musici” di Pina Carmirelli.
Orari di apertura:
Dal 1 aprile al 31 ottobre
Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Dal 1 novembre al 31 marzo
Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00