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La Scuola Internazionale di Liuteria di Parma è nata, nella sua attuale struttura, nel 1975 grazie all’iniziativa dell’allora Presidente del Conservatorio Giorgio Paini, che ne promosse l’istituzione e chiamò Renato Scrollavezza a dirigerne i corsi.
Spesso Scrollavezza raccontava di una sua iniziale ritrosia di fronte alla nuova prospettiva: pur potendo vantare, a ormai quasi cinquant’anni, una serie di prestigiosi riconoscimenti, egli si sentiva intimorito di fronte alla responsabilità che gli si presentava innanzi.
Fu poi sufficiente un breve arco di tempo affinché egli comprendesse di aver fatto la scelta giusta, come ricordava nel volume dedicato alla Scuola: “mi resi conto che il trasmettere agli altri la mia esperienza e il mio sapere era una vocazione nella quale mi realizzavo completamente”.
L’entusiasmo ed il naturale carisma del Maestro fecero sì che la gran parte degli allievi della Scuola, una volta terminato il corso di studi, riuscisse ad affermarsi nella professione, spesso ottenendo prestigiosi riconoscimenti in Italia ed all’estero.
La Scuola di Parma richiamava studenti provenienti da tutta Europa, dagli Stati Uniti, dall’Estremo Oriente ed Israele, cosicché la struttura doveva far fronte ad una quantità di richieste spesso eccedenti il numero di posti disponibili.
Nel frattempo Scrollavezza dava anche un contributo decisivo alla fondazione della Civica Scuola di Liuteria di Milano, dove insegnò dal 1979 al 1983. Pressato da troppi impegni, egli decise poi di lasciare l’ulteriore incombenza nella città lombarda a uno dei suoi primi allievi, Luca Primon. Oggi anche la Civica Scuola di Liuteria di Milano è diventata, grazie all’impegno di coloro che vi hanno lavorato, una realtà di prestigio internazionale, che naturalmente condivide con Parma più di una lontana parentela.
Nel 1992, il Ministero della Pubblica Istruzione decise di chiudere la cattedra di liuteria malgrado il contributo dato dalla Scuola al Conservatorio di Parma nei diciassette anni di corsi, sia in termini di prestigio che fornendo circa cento strumenti fra violini, viole e violoncelli. Anche in questa occasione fu Giorgio Paini a salvare l’istituzione,  guadagnandole l’appoggio e l’ospitalità del C.I.R.P.e.M (Centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali).
Dal 1996 la Scuola di Liuteria passò sotto l’egida di Ecipar, ente di formazione legato alla Confederazione Nazionale dell’Artigianato.

A partire dal 2001 vennero nuovamente messe in campo una serie di iniziative volte a garantire all’istituzione un futuro più stabile: gli ex allievi formatisi a Parma nel corso dei decenni precedenti diedero vita a un’associazione culturale finalizzata al sostegno e alla divulgazione della loro tradizione: Liuteria Parmense.

Fin dalla sua costituzione, l’associazione ha visto fra i proprio obiettivi fondamentali l’appoggio alla Scuola Internazionale di Liuteria di Parma, che ha da quel momento gestito, approdando nel 2006 alla sua attuale collocazione all’interno del Castello della Musica di Noceto grazie al decisivo intervento dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Fabio Fecci. Accanto alla Scuola di Liuteria, oggi nota come Accademia Scrollavezza, il Castello ospita una collezione permanente degli strumenti del Maestro e una raccolta di dischi del giornalista e appassionato di musica Bruno Slawitz.

La Scuola di Parma ha celebrato pertanto nel 2025 il cinquantesimo anniversario di attività ininterrotta dalla sua fondazione, rifacendosi peraltro a una precedente esperienza nata in seno al Conservatorio di Parma alla fine degli anni Venti.

Nel 1929 infatti il notissimo liutaio vicentino Gaetano Sgarabotto aveva aperto a Parma quello che viene ricordato come il primo corso pubblico di liuteria in Italia, con l’appoggio del Podestà Mario Mantovani e del Direttore del Conservatorio Guglielmo Zuelli.

Il figlio di Gaetano Sgarabotto, Pietro, anch’egli apprezzato liutaio, assistette il padre nell’insegnamento fino alla chiusura dei corsi nel 1937, che preludette di un anno all’apertura della Scuola di Cremona del 1938. Pietro Sgarabotto ebbe inoltre un importante ruolo in quest’ultima istituzione, di cui divenne nel 1958 il primo docente qualificato e in grado di tramandare la liuteria italiana in maniera coerente con la sua tradizione.

I FONDATORI



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